Paola Corradini
Educatrice Professionale e Pedagogista

Pedagogia Creativa
L’arte per l'Anima - Creatività e espressione di se


Il termine educare (da ex-ducere, condurre fuori), ha sicuramente un’affinità con il verbo “creare” (dal latino creare, cioè fare, ha la stessa radice sanscrita kar-tr, cioè dar vita dal niente, ha anche la stessa radice di crescita), in entrambi c’è una spinta, un movimento. Il primo dall’interno della persona verso l’esterno, il secondo diventa un canale di manifestazione di quella spinta. Qualsiasi pedagogia non può prescindere dal confronto con l’esperienza e con l’espressione di sé. Il canale artistico - creativo è quello che maggiormente si presta perché la persona faccia esperienza di sé nel mondo, in una modalità protetta e libera dal giudizio o dai condizionamenti.

La pedagogia creativa sfrutta la possibilità di utilizzare differenti materiali che diventano veicolo, mezzo e fine di un’azione educativa che è il soggetto stesso a promuovere. Il materiale è la manifestazione concreta del movimento interno della persona, mentre il pedagogista o educatore, è mediatore di questa azione. Egli individua le possibilità e i mezzi efficaci perché quell’azione avvenga nel modo più gratificante e significativo per la persona.


Si entra in un circolo positivo di proposta → azione interna → manifestazione → motivazione → consapevolezza.

Il processo creativo attiva le energie della persona, l’universo sensoriale e intuitivo, la capacità associativa e immaginativa, mettendoli a servizio e sostegno delle capacità logico, cognitive e relazionali.

Quando la persona, attraverso un disegno, una scultura, un movimento, si esprime, si vede, attiva le energie sopite e ciò ha un’influenza diretta sui meccanismi neurovegetativi, il respiro cambia, così le tensioni muscolari, il corpo si predispone in modo positivo a future interazioni nel mondo.

L’espressione creativa in pedagogia ha la finalità di:
  • Permettere una mediazione tra sé e il mondo, diventando canale di contatto
  • Favorire un rapporto dialogico con il proprio sé e il proprio sentire
  • Stimolare l’incontro con il mondo esterno, libero da pregiudizi e condizionamenti.
  • Creare un clima di cooperazione all’interno dei gruppi nelle differenti situazioni di vita.
  • Stimolare i soggetti più timidi, con paure o che fanno difficoltà ad esprimersi e a relazionarsi.
  • Modificare comportamenti che non sono più funzionali alla persona e svilupparne nuovi più appropriati all’attualità del momento.
  • Permettere la scoperta di desideri, talenti e risorse.

L’atto creativo non è solo il fine,
ma mezzo per creare un ponte di connessione tra le parti interne dell’individuo
e tra l’individuo e il mondo nel quale vive.


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